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Lettera di un tifoso interista: basta dire che si ama l'Inter per finta!

  • Immagine del redattore: pietrotapponi
    pietrotapponi
  • 4 feb 2019
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 6 feb 2019





Quello che è successo il 3 Febbraio è dell'incredibile, per l'ennesima volta stiamo commentando una sconfitta e il solito calo d'inverno. Eh si ormai possiamo chimarlo così. Un evento che rende tristi tutti noi interisti, ma che apre ferite e discussioni che non possiamo e non posso più ignorare. Prendo spunto dal BELLISSIMO articolo della Banda Bagaj (qui il link ) che tratta i fatti avvenuti durante e post Inter-Napoli di Santo Stefano, puntando il dito contro parecchi enti, cose e persone riguardo all'accaduto. Bene, anch'io desidero puntare il dito su parecchie cose per questa situazione drammatica del F.C Internazionale Football Club Milano.


PUNTO IL DITO CONTRO LA SOCIETA'.

La società deve fare un grande mea culpa per la gestione di un ambiente così prestigioso come l'Inter. Tantissime scelte sbagliate sotto il piano della comunicazione e degli obbiettivi. Nessuna tutela per il club e suoi tifosi. Emblematici gli eventi del 26 Dicembre e il mancato ricorso per la chiusura dello stadio, ma sopratutto nessuna risposta o commento hai continui attacchi alla società da parte di giornalisti, media e dirigenti di altri club. La vera goccia sono gli obbiettivi. Preferirei di gran lunga una società onesta che comunichi le cose come in trasparenza, muovendosi gradino dopo gradino. L'emblema è stata la campagna dell'anno scorso dove si inneggiava la qualificazione alla prossima Champions League, ma con una rosa ben più debole dell'altre squadre e forse persino più scarsa della Lazio. La qualificazione nell'Europa che conta ha solo oscurato tale sconsideratezza che oggi paghiamo a caro prezzo.


PUNTO IL DITO SUGLI UOMINI MERCATO.



E' veramente imbarazzante analizzare il mercato neroazzurro dal 2016 al 2019. Ci piace tanto fare i paragoni con la Juve? Bene facciamolo. E' dal 2016 che Piero Ausilio sbaglia completamente l'acquisto top del mercato interista mentre i bianconeri riescono sempre ad alzare l'asticella anno dopo anno. Le voci sono le seguenti: Kondogbia 38 milioni, Joao Mario 45 milioni, Vecino 28 milioni e oggi Naingollan 40 milioni. La prima Juventus campione d'Italia invece si è presentata con l'acquisto top Vucinic (15 milioni) seguito dai vari Vidal (13 milioni), Lichsteiner (10 milioni) e Pirlo (zero). La cifra di questi ultimi arriva esattamente a quella per Kondogbia, per non parlare però del valore aggiunto sul campo da parte di ognuno di loro. Questi dati dicono che l'asticella non si alza mai, o succede solamente in casi di acquisti (all'apparenza) di seconda fascia, tipo Skriniar e Brozovic. L'affare Naingollan-Zaniolo è solo l'ultima goccia. Premetto che è facilissimo parlare con il senno di poi, ma sono veramente stanco di vedere una società come l'Inter non capirci nulla sul mercato e sulla ricerca dei giocatori. Non chiedo che si spendano 200 milioni per Messi, ma chiedo che ci sia un professionista vero a gestire il mercato dell'Inter portando giocatori VERAMENTE utili alla causa neroazzurro e non a riempimento, invece di lasciarsi scappare i calciatori veramente importanti (Cancelo, ma sopratutto Rafinha). Sopratutto critico una incapacità colossale nel saper comprendere cosa manca (e serve) all'Inter per crescere in questi anni. La gestione tecnica di Mauro Icardi è uno degli emblemi di come i dirigenti neroazzurri non abbiamo capito assolutamente niente delle caratteristiche del bomber argentino per farlo rendere al massimo.


PUNTO IL DITO SU LUCIANO SPALLETTI.

Dico subito che secondo me il mister ha meno colpe degli altri. Ma è indubbiamente colpevole di non aver saputo leggere in maniera corretta l'assemblamento della squadra, indirizzando la dirigenza verso gli obbiettivi giusti. Lo svarione tecnico di Naingollan invece di cercare un profilo con caratteristiche simili a Rafinha fa capire la grande confusione del mister, oltre a non saper imprimere quest'ultimo un gioco corale all'altezza del F.C Internazionale. Mi spiace molto perchè reputo Spalletti un ottimo tecnico ma ha mostrato numerosi limiti nella gestione dei momenti chiave, che sia per una semplice partita, qualificazione o coppa.


PUNTO IL DITO CONTRO I CALCIATORI.



Come ho già specificato la colpa innanzitutto è di chi compra tali giocatori, ma la mancanza di professionalità di alcuni componenti della rosa dell'Inter è imbarazzante e inaccettabile. Dal 2016 continuiamo a vedere i soliti cali di personalità, i soliti capricci di rinnovo e la svogliatezza di indossare tale maglia. Handanovic, Miranda, Perisic, Brozovic, D'ambrosio e Icardi sono quei “senatori” che dovrebbero dare qualcosa in più ma che invece sanno solo deprimersi davanti alle difficoltà come dei bambini di dieci anni. Il “nostro capitano” è l'emblema di una mancanza di professionalità e continua lamentela che si aggira ormai da anni all'Inter, ma che tutti guardiamo con idiffernza. Chi non vuole stare in squadra se ne vada e besta ma non finga di amare questi colori senza versare sudore e sangue sul campo, chiedendo rinnovi contrattuali senza aver dimostrato e vinto assolutamente niente. Ci sono giocatori nella storia neroazzurra che prendevano pochissimo ma avevano un attaccamento, personalità e professionalità che chi milita ora nell'Inter dovrebbe invidiare (vedi Palacio).


PUNTO IL DITO SUI MEDIA, ENTI STATALI E GIORNALISTI.

La bassenza con cui questi enti e persone si muovono nei confronti dell'Inter è vergognosa. La capacità che hanno di infangare anche il poco di buono che c'è (e sono convinto che ci sia) all'interno dell'ambiente neroazzurro è impressionante e mi fa pensare alla malafede. Un esempio di questo è come si è discusso sul rigore avvenuto in Roma-Inter non dato a Zaniolo della Roma, mentre in occasione dell'episodio altrettanto scandaloso di Inter-Parma con Di Marco che para il pallone diretto verso la porta è vergognoso. Per non parlare dei buu razzisti a Koulibaly, sanzionati con la chiusura dello stadio, ma al ripetersi del medesimo episodio con altre tifoserie (Bologna, Lazio, Roma e Milan) si sono adoperate solo richiami e multe. Manca conformità di giudizio per non dire altro.



PUNTO IL DITO SUI TIFOSI.

Ieri sera andando allo stadio ho assistito allo spettacolo becero di 50.000 tifosi che invece di supportare la squadra hanno solamente fischiato fin dal primo minuto di gioco. La vera vergogna è stata la curva nord che invece di incitare i giocatori (e poi magari fischiarli alla fine) hanno passato l'intera partita in silenzio a protestare per degli avvenimento accaduti più di un mese fa in un momento difficilissimo per la squadra. Questo non è fare il bene dell'Inter. Stupido chi pensa il contrario. I giocatori (per quanto indegni) indossano la maglia che tifiamo e perciò vanno sostenuti fino alla fine, poi si possono fischiare e insultare quanto si vuole, ma farlo durante la partita mi sembra deleterio per tutti quanti. Oggi i tifosi interisti non hanno capito nulla della situazione reale della Beneamata. L'Inter di Moratti fatta di soldi, coppe e campagne acquisti stellari è morta nel Maggio 2013 con la vergognosa sconfitta per 5-2 contro l'Udinese. Da quel momento è iniziata una nuova storia, che prevede pazienza e passi piccoli. Sono sette anni che l'Inter disputa dei campionati non all'altezza della sua storia, e pensavate che dopo un quarto posto preso per i capelli (miglior piazzamento negli ultimi sette anni!) quest'anno avremmo spaccato tutto? Io non credo proprorio. L'andamento è in linea con quello che la storia degli ultimi anni ci ha dato, e dobbiamo accettarlo. Prima lo faremo (società compresa), prima tornero a vincere, ma se continueremo a buttare via tutto perchè non è l'Inter di vent'anni fa allora vi dovete fare qualche domanda o cambiare squadra. La Juventus ha costruito il suo monopolio con piccoli passi e non stile Manchester City o PSG che buttano un sacco di soldi, ed è riuscita a vincere ben sette campionati (e se continua così ne vincerà altri). Dalla partita con il PSV ho sentito solo discorsi disfatttisti, come se l'intera stagione fosse già fallimentare mentre ancora era tutto in gioco, ed era solo Dicembre. Ma come si può ragionare così?!

Il vero problema è che nessuno degli aspetti elencati qui sopra cerca il bene dell'Inter ma cerca solamente la propria gratificazio personale. In verità non mi stupisce, perchè è la mentalità di oggi volta solo a pensare a se e alla propria poltrona. Che l'esempio dell'Inter sia una provocazione a cominciare a ragionare diversamente. Noi tenamo a quella maglia neroazzurra che sembra sia diventata la cosa meno importante, mentre invece è sempre stata una grande compagnia per tutti quelli che tifano Inter.



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